PMA – Procreazione Medicalmente Assistita
Già la sigla e il nome suscitano un po’ di inquietudine…
È questa però una problematica nella quale sempre più coppie si trovano, alle prese con decisioni importanti ed un progetto che può avere un impatto significativo sul benessere individuale e della relazione. Spesso l’attenzione alle ricadute psicologiche è scarsa, prevalendo la prospettiva medica della fattibilità e delle condizioni di salute fisica necessarie, ma non sufficienti, per affrontare queste situazioni.
Accade così che la coppia sia sola a dibattersi tra desideri, non sempre realizzabili, e frustrazioni ricorrenti, circondata da “esperti” tecnico-scientifici. In molti casi è la donna che spinge e si sobbarca per lo più il fardello con il partner che la accompagna nel complesso iter di esami e procedure e, nella migliore delle ipotesi, la ascolta.
Sarebbe opportuno invece che ogni passo della PMA fosse valutato non solo nel suo impatto sulla salute, sullo stress, sulla spesa, ma anche sulla psiche dei due partner, sulle loro aspettative, sia nel successo che nel fallimento.
Cominciando da una “semplice cura ormonale” che può avere degli effetti sul desiderio di entrambi e sulla salute della donna, per arrivare al delicato momento della fecondazione assistita con la raccolta dello sperma che, per alcuni uomini, può diventare un problema, pensando poi all’atto poi della fecondazione in vitro non solo come procedura tecnica di laboratorio, ma come evento condiviso, così come l’attesa delle non mestruazioni…
Le cose si complicano ancor di più quando parliamo di donazione di ovuli o di spermatozoi, procedure complesse, anche sotto il profilo psicologico, per i potenziali genitori, che non si trovano più “soli” ma in compagnia di presenze “terze”, reali e fantasmatiche. Tutto ciò ha poi un grande impatto, ancora poco esplorato, anche per il futuro figlio, che avrà una storia particolare da sentirsi raccontare o magari si troverà a convivere con un segreto da svelarsi eventualmente al raggiungimento della maggiore età…
Sono tematiche complesse, relativamente recenti, da studiare nel loro dispiegarsi.
Nel nostro lavoro con le coppie abbiamo affrontato spesso questi tipi di percorsi, notando che il solo poterne parlare insieme con l’aiuto di un professionista attento, riduce i livelli di ansia, aiutando a gestire la gran mole di emozioni e pensieri in circolo. Il lavoro terapeutico con la coppia di accompagnamento e sostegno nella ricerca di un figlio attraverso la PMA stimola una proficua riflessione sulla genitorialità, importante per il nascituro e di tutela e rinforzo della relazione. Offre anche una protezione ed uno spazio per la elaborazione degli eventuali insuccessi e la maturazione anche di una possibile rinuncia ad un progetto così carico di aspettative e significati.
Quindi l’appello alle coppie è: non rimanete chiusi nella vostra difficoltà e solitudine, chiedete aiuto! Farà bene a voi e al progetto di nascita.